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SKU Tisana 29
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L'antica tradizione erboristica ci ha insegnato l'estrazione dei principi attivi dalle piante mediante infusione in acqua ed il loro impiego per un quotidiano gesto di benessere. Tisana contro ansia e nervosismo.

EFFETTI Combatte stati ansiosi e nervosismo (prenderla di giorno, due tazze lontano dai pasti).
INDICAZIONI
MODO D'USO Infuso, dose standard: Un cucchiaio della miscela in ¼ di acqua bollente. Lasciar in infusione con coperchio per cinque minuti. Filtrare. Il liquido ottenuto va consumato in giornata. Aumentare o diminuire la dose in caso di bisogno.
INGREDIENTI Tisana a base di Ginepro, Arancio fiori, Menta, Melissa e Valeriana.

VUOI SAPERNE DI PIU'?

INGREDIENTI

  • Ginepro: «Il ginepro ha numerose virtù: è stomachico e masticarne le bacche facilita la digestione, è un antisettico naturale per le vie urinarie e respiratorie (utile per la cura della calcolosi urinaria, per sedare la tosse o come espettorante) e ha proprietà antireumatiche, spesso infatti l'olio essenziale di ginepro viene usato per massaggi. Massaggiare il corpo con olio di ginepro aiuta a rilassare i muscoli contratti, a previene i crampi e a tonificare i tessuti connettivi. Il ginepro è sempre stato considerato dalla medicina popolare un rimedio naturale per la cura di diversi disturbi e nel XIX secolo l'abate tedesco Sebastian Kneipp suggeriva ai malati di influenza di avvolgersi in una coperta riscaldata ai vapori di una pentola in cui venivano fatti bollire bacche e rami di ginepro.»

    Per la salute: «La medicina popolare attribuisce altissimo valore curativo all'olio ottenuto dalla distillazione dei coni e  ne ipotizza grandi doti come rimedio per: disturbi digestivi malattie respiratorie malattie delle vie urinarie malattie reumatiche Non sono negabili almeno blandi effetti per tutte queste indicazioni, d'altronde i rischi di un uso prolungato e/o altamente dosato sono significanti.» Interazioni: «Possibili interazioni con ipoglicemizzanti orali e diuretici.»

  • Arancio: «Il frutto maturo viene mangiato in Iran e in Messico con sale e pasta di peperoncino. La buccia è spesso usata per ottenere marmellate e la buccia essiccata è utilizzata per insaporire una birra belga chiamato Orange Muscat. Il principale costituente dell'estratto di citrus aurantium è la sinefrina anche se studi condotti in vitro mostrano che la sinefrina non sia l'unico alcaloide in grado di indurre azione lipolitica. Tuttavia, poiché si ritrova in quantità molto più alte degli altri, è quello che svolge l'azione principale. L'uso più comune di Citrus aurantium è come integratore alimentare piuttosto che come ingrediente culinario. Nella medicina tradizionale cinese chiamato "Chih-Shi" o "Zhi-Shi" e viene impiegato come purificante, per trattare disturbi dell' apparato digerente e disordini del fegato. L'utilizzo principale che se ne fa oggi è come coadiuvante nelle diete finalizzate alla riduzione del peso. Il controllo del peso corporeo avviene attraverso effetti sul metabolismo che includono un aumento dell'attività del metabolismo basale, della lipolisi (degradazione dei grassi per la conversione in energia) e una modesta attività riduzione dell'appetito. Dall'analisi si vede come l'estratto sia in grado di indurre un aumento dell'attività metabolica a riposo e del dispendio energetico e un modesto aumento della riduzione del peso si osserva in soggetti che assumono l'estratto per un periodo fino a 12 settimane. Infatti l'estratto di citrus aurantium ha un marcato effetto termogenico. Con il termine termogenico si intende quell'attività metabolica che determina un aumento della produzione di calore da parte dell'organismo, in particolare a carico di alcuni tessuti come quello adiposo e quello muscolare. La termogenesi avviene naturalmente in tutti i mammiferi, ad eccezione dei suini, grazie alla presenza del tessuto adiposo bruno, che è metabolicamente attivo a differenza di quello bianco che funge da sito di deposito dei grassi. Un ruolo importante della termogenesi viene infatti svolto negli animali che vanno in letargo e che devono poi riattivarsi aumentando al loro temperatura corporea. In definitive la termogenesi permette di bruciare i costituenti introdotti con al dieta e invece di convertirli in energia per l'organismo li disperde sotto forma di calore. Vari studi sono stati condotti sia a livello preclinico che clinico per valutare il ruolo dell'estratto di citrus aurantium nel controllo del peso. Molti di questi arrivano a conclusioni discordanti poiché studi diversi considerano miscele di erbe diverse, ragion per cui è difficile valutare il contributo dell'estratto quale unico ingrediente attivo. Il Citrus aurantium è usato anche come sedativo e, in alcune nazioni, per trattare gli stati ansiosi. Uno studio che ha valutato 60 soggetti con stato ansioso dovuto a operazioni chirurgiche minori alle quali dovevano essere sottoposti, ha mostrato un miglioramento della loro condizione prima di entrare in sala operatoria. Studi tossicologici non hanno mostrato alcuna attività degna di nota nell'utilizzo di estratto di citrus. Soggetti a cui é stato somministrato Citrus per 28 giorni non hanno mostrato alcun significativo cambiamento dell'attività dei citocromo, enzimi preposti al metabolismo delle sostanze di origine esogena. Questo potrebbe ragionevolmente escludere che l'assunzione delle quantità raccomandate giornaliere possa influenzare il metabolismo di farmaci assunti in contemporanea, tuttavia è consigliabile consultare il parere medico in caso si stiano assumendo farmaci di varia natura. Altri studi hanno valutato l'effetto a livello cardiaco e sulla pressione arteriosa e hanno mostrato come l'assunzione di p-sinefrina non influenzi ne la pressione ne la frequenza cardiaca. » Per la salute: « In passato, gli psoraleni contenuti nell'estratto di olio di bergamotto sono stati usati negli acceleratori d'abbronzatura e nei filtri solari. Gli psoraleni penetrano nella pelle, dove aumentano la quantità di danno al DNA. Questo danno è possibile nelle scottature solari ed è compresente con una maggiore produzione di melanina. Può anche portare a fitofotodermatosi, uno scurimento della pelle a causa di una reazione chimica che rende la pelle più sensibile alla luce UV.  Queste sostanze sono note essere fotocancerogene dal 1959,ma sono state bandite dai filtri solari dopo il 1995 (negli USA). Questi fotocancerogeni sono stati banditi in molti stati anni dopo aver causato molti casi di melanomi maligni e conseguenti morti. Gli psoraleni vengono ora usati solo nel trattamento di alcune patologie, come nella terapia PUVA. Attraverso il processo di "defurocumarinizzazione" è possibile ridurre notevolmente il Bergaptene (5-MOP), una furocumarina fototossica e fotomutagena che per esposizione al sole può provocare ustioni anche agli strati cutanei più profondi. È preferibile acquistare in farmacia o in erboristeria l'essenza defurocumarinizzata o contattare il consorzio del bergamotto. » Interazioni: « Come il succo di pompelmo, anche i citroflavonoidi possono interferire con l'assorbimento di alcuni farmaci.»

  • Menta: « La Menta viene usata in fitoterapia ad uso interno per le sue proprietà: antispasmodiche, analgesiche, carminative, coleretiche ed antisettiche, mentre per uso esterno vanta proprietà: aromatizzanti, rinfrescanti, analgesiche, antipruriginose ed antinfiammatorie.» Per la salute: «Per via dei principi attivi contenuti nella menta, ad essa vengono attribuite proprietà cicatrizzanti e disinfettanti. È utile in caso di disturbi gastro-intestinali, aiuta il funzionamento del fegato e favorisce la digestione. Contiene mentolo, vitamina C, sostanze antibiotiche, limonene e isovalerianato. La menta, sotto forma di tisana o dei relativi preparati erboristici, può essere d'aiuto in caso di diarrea e disturbi gastrici. Può coadiuvare il trattamento di disturbi come tosse e raffreddore, per via delle sue proprietà sedative e spasmodiche. Il mentolo che essa contiene è considerato un vasodilatatore per la mucosa nasale. L'impiego di prodotti e preparati contenenti menta e mentolo potrebbe interferire con le cure omeopatiche. È consigliabile consultare il proprio medico in proposito.»

  • Melissa: «Le foglie di melissa, ricche di olio essenziale, che conferisce alla pianta un aroma gradevole e il sapore del limone, sono impiegate negli stati d'ansia con somatizzazioni a carico del sistema gastroenterico. Per la sua azione antispasmodica, antinfiammatoria e carminativa è indicata in caso di dolori mestruali, nevralgie, disturbi della digestione, nausea, flatulenza crampi addominali e colite. Questa pianta è utilizzata anche nel trattamento del mal di testa, quando è causato da tensione nervosa, grazie alla presenza dell'olio essenziale (0,5%) che agisce come calmante sul sistema nervoso, e rilassante su quello muscolare. Il suo uso è particolarmente indicato, perciò, in presenza di un quadro d'irritabilità generale, insonnia causata da stanchezza eccessiva, nervosismo, sindrome premestruale, e tachicardia su base funzionale.  L'estratto di foglie fresche di melissa possiede attività antivirale, dovuta alla presenza di acidi polifenolici e polisaccaridi, contro Herpes simplex. » Per la salute: « La Melissa viene usata in fitoterapia ad uso interno per le sue proprietà: sedative, spasmolitiche, carminative, coleretiche, aromatiche, antibatteriche, antivirali e stomachiche, mentre per uso esterno vanta proprietà: antinfiammatorie ed analgesiche. La Melissa trova quindi impiego per uso interno nel trattamento della dispepsia, dell'insonnia, delle palpitazioni, della cefalea, degli spasmi gastrointestinali, del vomito, degli stati d'ansia, dell'aerofagia, della flatulenza e di tutti gli stati di tensione nervosa. Per uso esterno, la Melissa è indicata per il trattamento dell'Herpes simplex e delle infiammazioni del cavo orale. La melissa viene usata con efficacia nelle somatizzazioni viscerali dell'ansia, avendo questo duplice ruolo di antispastico e sedativo al tempo stesso (utile in presenza di colon irritabile, gastrite, nausea e vomito, dispepsie biliari, cefalea, ansietà, insonnia, tremori, vertigini psicogene e tachicardia). È importante sottolineare come l'azione sedativa della melissa sul SNC possa essere mediata pure da un'azione inibente sul funzionamento della ghiandola tiroidea, che è stata studiata e confermata. » Interazioni: « Possibili interazioni con barbiturici (aumento dell'effetto ipnotico) e con il tapazole (ipotiroidismo).»

  • Valeriana: «Si usa la radice della pianta che però ha un odore sgradevole. Possiede proprietà sedative e calmanti, favorendo il sonno. Il meccanismo d'azione dei suoi costituenti è abbastanza ben conosciuto. Si deve agli esteri degli acidi valerianici ed agli iridoidi l'inibire l'enzima animale acido gamma-aminobutirrico transaminasi, preposto alla degradazione metabolica del neurotrasmettitore gamma-aminobutirrato (GABA). Questo mediatore chimico è notoriamente associato a fenomeni neuronali di tipo inibitorio ed è responsabile anche dell'induzione del sonno nell'uomo. Studi più recenti hanno evidenziato che anche alcuni degli alcaloidi possono avere una influenza più o meno diretta sul metabolismo del GABA, ma il loro meccanismo è ancora poco chiaro. Infine, pare che alcuni dei terpeni e dei flavonoidi possano fare da agonisti con i recettori dell'adenosina (quelli inibiti dalla caffeina) ed essere in parte responsabili dell'azione ipno-inducente, spasmolitica a livello intestinale e riducente sulla pressione arteriosa. » Per la salute: « La valeriana possiede proprietà sedative, rilassanti e ipnoinducenti, cioè favorenti il sonno. Riducendo il tempo necessario per addormentarsi e migliorandone la qualità, la valeriana è indicata in tutti i suoi disturbi, insonnia e ansia. Infine, pare che alcuni dei terpeni e dei flavonoidi possano fare da agonisti con i recettori dell'adenosina ed essere in parte responsabili dell'azione spasmolitica sulla muscolatura liscia, utile in caso di crampi e sindrome dell'intestino irritabile. » Interazioni: « Aumenta il tempo di sonno da barbiturici. Possibile interazione con benzodiazepine e antistaminici. Alcool.»

PROPRIETÀ

  • TONICO DEL SISTEMA NERVOSO
  • RIEQUILIBRANTE
  • CORROBORANTE
  • STOMACHICO
  • ANTISETTICO NATURALE PER LE VIE URINARIE E RESPIRATORIE
  • DONA BENESSERE A TUTTO L'ORGANISMO
  • AZIONE ANTISPASMODICA, ANTINFIAMMATORIA E CARMINATIVA
  • INDICAZIONI

    Particolarmente indicata in presenza di un quadro d'irritabilità generale, insonnia causata da stanchezza eccessiva, nervosismo, sindrome premestruale, e tachicardia su base funzionale. Utile nel trattamento del mal di testa, quando è causato da tensione nervosa, grazie alla presenza dell'olio essenziale (0,5%) che agisce come calmante sul sistema nervoso, e rilassante su quello muscolare.  Facilita la digestione, aiuta il funzionamento del fegato - Ideale durante il giorno.

    AVVERTENZE

    Secondo la Pharmacopea internazionale e popolare le erbe utilizzate per la sopra indicata tisana non presentano contro indicazioni. Ogni abuso riguardo il dosaggio della tisana può essere in sé una contro indicazione.
    Tenere lontano dai bambini.
    Non assumere in caso di gravidanza o allergia conclamata alle erbe del composto.
    Conservare in luogo asciutto e fresco, possibilmente chiudendo ermeticamente il sacchetto della confezione originale. In alternativa in vaso di vetro preferibilmente in luogo buio.


    Riferimenti Bibliografici