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SKU Tisana 37
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L'antica tradizione erboristica ci ha insegnato l'estrazione dei principi attivi dalle piante mediante infusione in acqua ed il loro impiego per un quotidiano gesto di benessere. Tisana contro gambe pesanti, varici, geloni e problemi circolatori.

EFFETTI Tisana gambe pesanti, varici, geloni, problemi circolatori.
INDICAZIONI
MODO D'USO Decotto 3%. Far bollire per 7 minuti. Una tazza tre volte die. 15 min. prima di colazione. 15 min. prima di pranzo. 15 min. prima di coricarsi, se minaccia di flebite.
INGREDIENTI Tisana a base di Vite rossa, Cardiaca, Biancospino, Tiglio.

VUOI SAPERNE DI PIU'?

INGREDIENTI

  • Vitis Vinifera: «Potente antinfiammatorio per fenomeni cronicizzati. Indicazioni: Osteoartrosi, artriti deformanti, artrosi articolari, reumatismo degenerativo, morbo di Crohn ecc.; acne, couperose, rosacea; neoformazioni cutanee. Stati infiammatori a determinante immune: artriti deformanti, artrosi articolari, reumatismo degenerativo, sarcoidosi, morbo di Crohn ecc.; acne, couperose, rosacea; neoformazioni cutanee. Le applicazioni sopra riportate non presentano in alcun caso natura prescrittiva o terapeutica. Consultare sempre preventivamente il proprio medico in caso di malessere o malattia.»

  • Leonurus Cardiaca - Leonora Cardiaca: «La Leonora cardiaca (Leonurus cardiaca L.), più semplicemente Cardiaca, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae (Labiatae). La Cardiaca è originaria dell'Asia (Himalaya e Siberia orientale). In Italia, la Leonora cardiaca cresce nei luoghi incolti, nelle vicinanze delle case ed ai margini della strade. La Cardiaca viene usata in fitoterapia ad uso interno per le sue proprietà: ipotensive, vasodilatatorie, sedative e bradicardiche. La Cardiaca trova quindi impiego per uso interno nel trattamento dell'ipertensione, delle nevrosi cardiache, dell'angina, dei disturbi della menopausa, della vampate di calore, dell'insonnia e delle extrasistole ventricolari. Le parti della pianta utilizzate in fitoterapia sono: Proprietà piante contenute nelle erbe le parti aeree raccolte durante la fioritura (Giugno-Settembre). I principi attivi contenuti nella Leonora cardiaca sono: stachidrina, alcalodi guanidinici, alcaloidi betainici, triterpeni, lattoni diterpenici, glicosidi, principi amari, tannini, flavonoidi, saponosidi, arpagide e tracce di olio essenziale. » Per la salute: « Nella moderna fitoterapia la Cardiaca viene utilizzata sotto forma di estratti secchi titolati, infusi, polveri, estratto fluido e tintura madre. Le relative dosi di assunzione normalmente consigliate sono pari a: 2 cucchiaini da caffè (1,5 grammi) di droga per tazza d'acqua bollente (infuso), 2 capsule da 500 mg di polvere di Cardiaca da nebulizzare tre volte al giorno, 1-2 g di estratto fluido di Leonora cardiaca più volte al dì (1g = 35 gocce), 30 gocce di Cardiaca tintura madre tre volte al giorno. L'estratto standardizzato di Leonora cardiaca deve essere sempre prescritto dal proprio medico curante. Le foglie raccolte anneriscono subito perdendo totalmente la loro efficacia, perciò è meglio utilizzare la pianta fresca o la tintura madre. Il processo di essiccazione delle parti aeree deve essere molto veloce e non deve superare i 40°C, in modo tale da non perdere totalmente le proprietà fitoterapiche della droga raccolta. La Cardiaca non presenta particolari effetti collaterali, a meno che non ci sia un'accertata ipersensibilità ad uno o più principi attivi contenuti nella droga. Dosaggi elevati possono causare diarrea, sanguinamenti uterini ed irritazioni dello stomaco. L'impiego della Leonora cardiaca è controindicato in gravidanza e durante l'allattamento. Evitare l'assunzione della Cardiaca e dei suoi estratti assieme a farmaci cardioattivi ed ipotensivanti. L'impiego della Cardiaca nelle tisane trova spazio per le sue proprietà ipotensive, vasodilatatorie, sedative e bradicardiche. Purtroppo, le preparazioni erboristiche tradizionali come tisane, infusi, succhi e decotti, non permettono di stabilire con esattezza la quantità di principi attivi somministrata al paziente, il che aumenta il rischio di insuccesso terapeutico. In una tisana, infatti, le quantità di principi attivi estratti possono essere eccessive o più comunemente insufficienti, oltre al rischio di estrarre anche componenti indesiderate.»

  • Biancospino: «Il biancospino è dotato di parecchie proprietà terapeutiche, le parti di pianta utilizzate sono i fiori, le foglie, i frutti e la corteccia. I fiori svolgono un'azione antispasmodica, cardiotonica, ipotensiva e sedativa del sistema nervoso simpatico. Le foglie e i frutti contrastano la diarrea, lo scorbuto e sono astringenti, mentre la corteccia si impiega per curare la febbre. Inoltre possiede proprietà calmanti che contribuiscono a contrastare l'angoscia, l'insonnia e le vertigini. Il legno del biancospino è particolarmente duro e pesante, viene utilizzato come legna da ardere. » Per la salute: « In gemmoterapia si utilizza il biancospino per la tachicardia e per riequilibrare il sistema cardiocircolatorio. In forma di gemmoderivato mantiene il suo nome botanico Crataegus oxyacantha, per distinguerlo dagli altri estratti a base di questa pianta; ed è considerato il grande protettore del cuore quando è preda di aritmie, tachicardia, palpitazioni e fastidiose sensazioni di battito alterato. La fitoterapia classica utilizza da sempre le foglie e i fiori di biancospino, in quanto contengono una miscela di diversi flavonoidi, potenti antiossidanti e “spazzini” dei radicali liberi, utili nella prevenzione di malattie cardiovascolari e per combattere il colesterolo. Questi principi attivi conferiscono una spiccata attività cardioprotettiva, perché inducono la dilatazione delle arterie coronariche, che portano il sangue al cuore, migliorando così l'afflusso del sangue con conseguente riduzione della pressione arteriosa. Inoltre i proantocianidoli agiscono da un lato sul potenziamento della forza contrattile del cuore; e dall'altro sulle alterazioni della funzionalità cardiaca. Questi componenti riducono la tachicardia, le extrasistole e aritmie e prevengono le complicanze nei pazienti anziani, a rischio di angina pectoris o infarto, affetti da influenza o polmonite. Infine la vitexina, agisce come spasmolitico e ansiolitico naturale. Quest'azione sedativa e rilassante è utile soprattutto nei pazienti molto nervosi, nei quali riduce l'emotività, l'ansia, agitazione, angoscia, e in caso d'insonnia. » Interazioni: « Aumenta la biodisponibilità della Digitale e dei farmaci da essa derivati. Possibile sommazione di effetti con ipotensivi e digitatici.»

  • Tiglio: «Il decotto di corteccia dei giovani rami raccolto in primavera ha proprietà astringenti, per uso esterno utilizzato come clistere per la cura di diarree e infezioni intestinali; L'infuso, la tisana e lo sciroppo dei fiori con le brattee, raccolti in giugno-luglio e fatti seccare all'ombra, vantano proprietà anticatarrali, bechiche, sudorifere, emollienti, antispasmodiche, vasodilatatrici e calmanti nei confronti di stati d'ansia; Per uso esterno l'infuso di fiori viene usato per bagni calmanti e ristoratori, mentre il decotto serve per gargarismi curativi di stomatiti, faringiti, glossiti, angine; L'estratto acquoso di alburno (la parte esterna del legno) dei rami, avrebbe un'azione contro gli spasmi intestinali, biliari ed epatici, vanterebbe inoltre un'attività antipertensiva e dilatatrice delle coronarie Il decotto dei giovani rami ha un'azione diuretica; Il carbone vegetale ottenuto dal legno viene utilizzato come assorbente antiputrido intestinale. » Per la salute: « Il fiore del Tiglio, che deve il suo profumo unico ed una parte delle sue virtù alla presenza di un'essenza speciale, è antispastico, antisclerotico, un po' sudorifero e diuretico. Per i disturbi nervosi leggeri, emicranie, vertigini, insonnie, cardialgie, spasmi gastrici e vomiti nervosi, nevrosi diverse inerenti al sovraffaticamento della vita cittadina è un rimedio di prima scelta. Sotto forma di infuso è eccellente rimedio per l'arteriosclerosi, si oppone alla poliglobulia e ad un'eccessiva coagulazione del sangue. L'alburno di tiglio si è rivelato molto utile nei casi di coliche nefritiche con eliminazione dei sedimenti e dei calcoli. Numerosi successi si sono ottenuti anche in casi di reumatismi, gotta, artrite, sciatica, uremia, albuminuria così come nella litiasi biliare. Pazienti diabetici hanno visto decrescere considerevolmente il loro tasso di zucchero in seguito al trattamento con l'alburno che si impiega in decozione. La decozione che procura una spessa mucillagine può essere usata anche per uso esterno sulle bruciature, le piaghe infiammate, le emorroidi e diverse irritazioni.»

PROPRIETÀ

  • OTTIMO RIMEDIO PER GAMBE PESANTI
  • RIMEDIO PER GELONI
  • RIMEDIO PER VARICI
  • AIUTO NEI DISTURBI DI CIRCOLAZIONE
  • INDICAZIONI

    Ottimo rimedio per le gambe pesanti, varici e geloni. Molto buona anche per disturbi circolatori.

    AVVERTENZE

    Secondo la Pharmacopea internazionale e popolare le erbe utilizzate per la sopra indicata tisana non presentano contro indicazioni. Ogni abuso riguardo il dosaggio della tisana può essere in sé una contro indicazione.
    Tenere lontano dai bambini.
    Non assumere in caso di gravidanza o allergia conclamata alle erbe del composto.
    Conservare in luogo asciutto e fresco, possibilmente chiudendo ermeticamente il sacchetto della confezione originale. In alternativa in vaso di vetro preferibilmente in luogo buio.


    Riferimenti Bibliografici