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SKU Tisana 15 1
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L’antica tradizione erboristica ci ha insegnato l’estrazione dei principi attivi dalle piante mediante infusione in acqua ed il loro impiego per un quotidiano gesto di benessere. Tisana che aiuta il sonno.

EFFETTI Per sonni tranquilli (bevanda serale).
INDICAZIONI
MODO D'USO Infuso, dose standard: Un cucchiaio della miscela in ¼ di acqua bollente. Lasciar in infusione con coperchio per cinque minuti. Filtrare. Il liquido ottenuto va consumato in giornata. Aumentare o diminuire la dose in caso di bisogno. 
INGREDIENTI Tisana a base di Camomilla, Papavero, Lavanda e Biancospino.

VUOI SAPERNE DI PIU'?

INGREDIENTI

  • Camomilla: «Le proprietà della Camomilla Romana sono simili a quelle della Camomilla Volgare, anche se rispetto alla seconda, si usano concentrazioni più basse dei principi attivi. Dall'aroma fine e spiccato, trova valido impiego nell'industria dei vermouth, vini e liquori di erbe. Proprietà terapeutiche: amaro-toniche, digestive, antispasmodiche, antielmintiche e come disinfettante del cavo orale. Per la sua attività antispasmodica è usata contro i dolori mestruali.» Per la salute: «Uso interno: Svolge funzioni sull'apparato digerente: gastriti croniche e coliti; atonia gastrica; coliche intestinali; pesantezza post-prandiale. Allevia i dolori mestruali. Placa l'eccitazione nervosa e l'insonnia. Uso esterno: Sedativo topico, calma il dolore cutaneo dovuto a eritemi, ustioni ed altre affezioni della pelle, di solito è utilizzata in preparazioni oleose. La pianta di Anthemis è caratterizzata da una spiccata azione sedativa cutanea. L'estratto fluido trova valido impiego nelle congiuntiviti. Per l'azione antibatterica e sfiammante si utilizza in soluzione per il lavaggio di ferite. È inoltre efficace come colluttorio. L'olio di Camomilla Romana può essere impiegato per frizioni contro i dolori articolari, le nevralgie e le coliche epatiche.» Interazioni: «Amari, FANS, farmaci potenzialmente gastrolesivi. Ipersensibilità accertata verso uno o più componenti ed alle Asteraceae.»

  • Papavero: «Nel papavero selvatico (rosolaccio) ritroviamo diversi principi attivi: alcaloidi quali la readina, la reagiina, la rearubina I e II; tannini; mucillaggini; coloranti; antociani. Queste sostanze sono contenute nel latice che la pianta secerna se si intaglia la capsula: la stessa cosa succede nel papaver somniferum (papavero da oppio) solo che il latice del rosolaccio non ha la stessa pericolosità anche se occorre usarlo con grande cautela.» Per la salute: «Una delle virtù medicamentose più importanti è senza dubbio quella sedativa: in particolare, gli estratti di papavero sono indicati nella formulazione di prodotti naturali favorenti il sonno degli infanti. È doveroso ricordare che gli estratti di papavero possono esser combinati con il fitocomplesso di altre droghe ad azione sedativa, al fine di potenziarne l'effetto finale. Oltre che per l'età pediatrica, i prodotti a base di papavero rosso sono consigliati anche per la senescenza, considerando che gli effetti collaterali della droga sono pressoché nulli. L'attività sedativa non è l'unica ascritta al fitocomplesso: il papavero rosso viene largamente impiegato per le sue proprietà bechiche, vale a dire utili per contrastare la tosse in generale: pertanto, viene consigliato per contrastare la pertosse, per calmare la tosse e per alleggerire le bronchiti catarrali acute. Le attività antitussive sono rese dai principi attivi estratti dai fiori, in grado di favorire l'espettorazione e, nel contempo, di placare lo spasmo. Da ultimo, l'estratto di papavero rosso si è rivelato un ottimo diaforetico, utile per abbassare la febbre da influenza, favorendo la sudorazione. Applicandone in loco l'estratto - sottoforma di unguenti o pomate - il papavero rosso trova impiego come lenitivo e disarrossante sulla cute irritata e arrossata. » Interazioni: «Indicato anche come blando sedativo della tosse, pur sempre contenente sostanze alcaloidee, ma la cui efficacia e sicurezza non sono mai state dimostrate.»

  • Lavanda: «La lavanda, la cui specie maggiormente coltivata ed utilizzata in Italia è rappresentata dalla Lavandula officinalis, è una pianta erbacea aromatica, che produce fiori dal tipico colore compreso tra l'azzurro ed il lilla, che da essi stessi prende il proprio nome. La lavanda è ricca di proprietà benefiche e può essere utilizzata per la cura della persona e della bellezza. La lavanda è conosciuta fin dalle epoche passate. Pare che il suo nome derivi dal suo utilizzo per detergere il corpo, che la vedeva in particolare impiegata per profumare l'acqua in cui gli antichi romani si immergevano per il bagno. I documenti dell'epoca testimoniano come la lavanda venisse impiegata per la realizzazione di un medicinale adatto a combattere nausea, singhiozzo e dolori intestinali. L'olio essenziale di lavanda è da secoli altrettanto noto per le sue proprietà curative in caso di scottature ed infiammazioni della pelle. Poche gocce, ancora meglio se diluite in un olio vegetale di base, come del semplice olio extravergine d'oliva, possono essere impiegate per strofinarle sulla pelle in caso di prurito causato dalle punture di zanzara al fine di ottenere un immediato beneficio. Esso è inoltre considerato come l'olio essenziale rilassante per eccellenza. Ecco perché viene ampiamente utilizzato per effettuare massaggi al fine di decontrarre i muscoli e come aggiunta ai sali da bagno da utilizzare per un pediluvio serale, affinché la sensazione di stanchezza e pesantezza avvertita agli arti inferiori possa essere alleviata il prima possibile. L'olio essenziale di lavanda è portentoso in caso di mal di testa provocato da stress e tensione. È sufficiente strofinarne una o due gocce sulle tempie per ottenere i primi benefici. L'olio essenziale di lavanda può essere inoltre utile per la cura del raffreddore. Esso può essere aggiunto al bicarbonato versato in acqua bollente per i classici suffumigi al fine di potenziare gli effetti di questo trattamento, che costituisce uno dei più utili rimedi della nonna contro le malattie da raffreddamento. Un altro olio essenziale particolarmente indicato in proposito viene estratto dall'eucalipto.» Per la salute: «L'uso dell'olio officinale è adatto se si soffre di leucorrea, cistite o infiammazioni infettive a carico dell'intestino: può anche essere usata per combattere le affezioni dell'apparato respiratorio, tosse asmatica e bronchiti. L'uso in diluizione non deve superare le tre volte al giorno e le sei gocce. L'uso è noto con diverse metodologie: evaporata, diluita, in bagno, in inalazione, per frizione, in pot-pourry e infine per pediluvio o impacco. L'olio essenziale può servire per la cicatrizzazione delle ferite, per la cura della dermatosi e infine per il trattamento delle malattie reumatiche. In genere l'effetto della pianta è calmante e rigenerante. Può servire la sua inalazione per curare la tachicardia e per le palpitazioni. Una curiosità: la lavanda può essere usata come antiveleno ai morsi di insetti e serpenti, specialmente neutralizza il veleno della vipera, strofinandone i fiori sopra il morso.»

  • Biancospino: «Il biancospino è dotato di parecchie proprietà terapeutiche, le parti di pianta utilizzate sono i fiori, le foglie, i frutti e la corteccia. I fiori svolgono un'azione antispasmodica, cardiotonica, ipotensiva e sedativa del sistema nervoso simpatico. Le foglie e i frutti contrastano la diarrea, lo scorbuto e sono astringenti, mentre la corteccia si impiega per curare la febbre. Inoltre possiede proprietà calmanti che contribuiscono a contrastare l'angoscia, l'insonnia e le vertigini. Il legno del biancospino è particolarmente duro e pesante, viene utilizzato come legna da ardere.» Per la salute: «In gemmoterapia si utilizza il biancospino per la tachicardia e per riequilibrare il sistema cardiocircolatorio. In forma di gemmoderivato mantiene il suo nome botanico Crataegus oxyacantha, per distinguerlo dagli altri estratti a base di questa pianta; ed è considerato il grande protettore del cuore quando è preda di aritmie, tachicardia, palpitazioni e fastidiose sensazioni di battito alterato. La fitoterapia classica utilizza da sempre le foglie e i fiori di biancospino, in quanto contengono una miscela di diversi flavonoidi, potenti antiossidanti e “spazzini” dei radicali liberi, utili nella prevenzione di malattie cardiovascolari e per combattere il colesterolo. Questi principi attivi conferiscono una spiccata attività cardioprotettiva, perché inducono la dilatazione delle arterie coronariche, che portano il sangue al cuore, migliorando così l'afflusso del sangue con conseguente riduzione della pressione arteriosa. Inoltre i proantocianidoli agiscono da un lato sul potenziamento della forza contrattile del cuore; e dall'altro sulle alterazioni della funzionalità cardiaca. Questi componenti riducono la tachicardia, le extrasistole e aritmie e prevengono le complicanze nei pazienti anziani, a rischio di angina pectoris o infarto, affetti da influenza o polmonite. Infine la vitexina, agisce come spasmolitico e ansiolitico naturale. Quest'azione sedativa e rilassante è utile soprattutto nei pazienti molto nervosi, nei quali riduce l'emotività, l'ansia, agitazione, angoscia, e in caso d'insonnia.» Interazioni: «Aumenta la biodisponibilità della Digitale e dei farmaci da essa derivati. Possibile sommazione di effetti con ipotensivi e digitatici.»

PROPRIETÀ

  • SEDATIVA DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
  • RILASSANTE
  • AMARO-TONICA
  • DIGESTIVA
  • ANTISPASMODICA
  • INDICAZIONI

    OTTIMA BEVANDA SERALE PER TUTTA LA FAMIGLIA: favorisce il sonno riducendo l'emotività, l'ansia, l'agitazione, l'angoscia

    AVVERTENZE

    Secondo la Pharmacopea internazionale e popolare le erbe utilizzate per la sopra indicata tisana non presentano contro indicazioni. Ogni abuso riguardo il dosaggio della tisana può essere in sé una contro indicazione. Tenere lontano dai bambini. Non assumere in caso di gravidanza o allergia conclamata alle erbe del composto. Conservare in luogo asciutto e fresco, possibilmente chiudendo ermeticamente il sacchetto della confezione originale. In alternativa in vaso di vetro preferibilmente in luogo buio.


    Riferimenti Bibliografici