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TE DEL NILO POLVERE - GR 200

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L’antica tradizione erboristica ci ha insegnato l’estrazione dei principi attivi dalle piante mediante infusione in acqua ed il loro impiego per un quotidiano gesto di benessere. Te del Nilo contro la stitichezza.

EFFETTI Combatte la stitichezza.
INDICAZIONI
MODO D'USO Porre un cucchiaio di prodotto (3 grammi) in una tazza di acqua calda e dolcificare a piacere.
INGREDIENTI Te a base di Senna foglie, Carvi-Kummel frutti, Menta Piperita foglie, Liquirizia radice, Finocchio frutti, Malva fiori.

VUOI SAPERNE DI PIU'?

INGREDIENTI

  • Carum carvi: «Il carvi è una pianta officinale conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà disinfettanti e antispastiche, che può essere usato anche dalle donne con flusso mestruale scarso. Ricco di proteine e minerali, il carvi ha numerose proprietà terapeutiche tra cui quelle digestive, diuretiche e regolatrici dell’intestino. I semi sono anche espettoranti e antisettici e possono essere consumati semplicemente masticandoli dopo il pasto o sotto forma di decotto o tisana. Il carvi, inoltre, stimola l’appetito e aiuta le donne in allattamento nella produzione del latte. Molte aziende farmaceutiche lo usano all’interno dei medicinali antidiarroici grazie alla capacità disinfettante che ha nei confronti delle pareti intestinali. Grazie alle proprietà antispastiche, è adatto anche per essere usato contro le coliche dei lattanti. Il suo apporto proteico rende il carvi perfetto per essere usato anche dalle donne con flusso mestruale scarso. La parte di pianta contenente i principi attivi, è il frutto, che ha un sapore pungente. È una pianta ricca di diversi oli essenziali; i principali sono il limonene e il carvone, contenuti in percentuali variabili dal 3 al 7%, secondo la provenienza. Il tempo balsamico di raccolta, quando maggiore è la concentrazione dei principi attivi, è il momento in cui i frutti non sono ancora del tutto maturi.»

  • Senna: «La senna rappresenta uno dei purganti farmaceutici più utilizzati al mondo. La sua attività purgante si ascrive alla sinergia che avviene tra i glicosidi antrachinonici presenti in abbondanza: i sennosidi A e B. La senna possiede, in particolare, tropismo elettivo nei confronti dell'intestino crasso, con conseguente attivazione della peristalsi, che promuove il movimento delle feci nell'intestino.»

  • Menta Piperita: « La menta piperita è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Labiate. Dall’intenso e caratteristico aroma, è originaria dell’Europa, ma la sua coltivazione è ormai diffusa in tutto il mondo. Si tratta in realtà di un ibrido spontaneo risultante dall’incrocio tra due differenti varietà, menta acquatica e spicata. La piperita si differenzia dagli altri tipi di menta soprattutto per il suo elevato potere aromatico. I suoi impieghi sono numerosi: è utilizzata nel settore farmaceutico e alimentare per aromatizzare alcuni prodotti, come collutori, dentifrici, caramelle e tisane. Viene, inoltre, usata come decongestionante e antinevralgico delle prime vie aree. Non mancano, infine, le svariate applicazioni in campo culinario per la preparazione di pietanze e bevande sia alcoliche che analcoliche.»

  • Liquerizia: «I principi attivi della liquirizia sono principalmente composti triterpenici e loro derivati, specialmente glicirrizina (sostanza cinquanta volte più dolce del saccarosio), flavonoidi (liquiritina), fitosteroli, saponine, mannite, amidi e vitamine. Il principio attivo più importante è rappresentato dalla glicirrizina, concentrata principalmente nelle parti legnose della pianta e nelle radici. La liquirizia possiede proprietà digestive e antinfiammatorie e protettiva per le mucose; è usata perciò, contro gastriti e bruciori di stomaco, previene e cura le ulcere gastriche e duodenali, causate da farmaci e alcool, e le ulcerazioni da chemioterapici. Studi condotti sulla pianta hanno evidenziato che la glicirrizina, che le conferisce un'azione antinfiammatoria e antivirale, ha la capacità di impedire la crescita dell'herpes; ed é in grado di bloccare l'ingresso e la replicazione dei virus nelle cellule in alcune patologie polmonari; in parole povere, di frenare l'infezione. Il meccanismo d'azione non è ancora ben chiaro. Si ipotizza che questo componente andrebbe ad interferire con il percorso di comunicazione cellulare, inducendo anche la produzione di ossido nitrico, fattore di attivazione ben conosciuto per i macrofagi e linfociti, cellule che allertano e potenziano una risposta più globale del sistema immunitario. Per questa ragione la liquirizia può essere utilizzata nella lotta alle tossinfezioni alimentari, infatti, l'estratto derivato dalla radice è efficace per contrastare i microrganismi che si trovano nel cibo. Secondo gli studiosi giapponesi, che stanno portando avanti le ricerche in tal senso, i composti biologicamente attivi, che la liquirizia possiede, sono in grado di contrastare molti ceppi di microrganismi che rendono il cibo pericoloso. La proprietà antinfiammatoria e protettiva delle mucose la rende inoltre un ottimo rimedio contro la tosse, conferendole azione emolliente ed espettorante, utile nel trattamento delle affezioni alle basse vie respiratorie, in caso di asma e bronchite e tosse secca. La liquirizia è anche leggermente lassativa, grazie alla presenza di mannite, principio attivo della manna. La mannite (mannitolo) è uno zucchero naturale che agisce contro la stipsi, attirando acqua nel colon e facilitandone lo svuotamento. Per questa ragione il decotto è molto efficace in caso di stitichezza e nei disturbi legati alla sindrome dell’intestino irritabile. » Per la salute: « Viene utilizzato in ambito erboristico per dolcificare tisane e renderle più appetibili. Questa proprietà è molto interessante poiché consente di dolcificare prodotti e tisane anche per pazienti diabetici, i quali hanno difficoltà ad assumere dolcificanti in forma zuccherina. La liquirizia, dunque, viene utilizzata in campo erboristico come semplice aromatizzante; la glicirrizina, però, ha anche altre proprietà: antiulcerogeniche (protegge dall'infiammazione la mucosa gastrica e previene l'insorgenza di ulcere) ed espettoranti. Il problema della liquirizia è legato sempre alle saponine, che creano nel contempo uno scompenso di tipo salino, soprattutto in quelle persone che fanno largo uso e consumo di liquirizia, o viceversa, in ci ha già uno scompenso pressorio ed assume questa droga. L'equilibrio idro - salino determina la stabilità o l'alterabilità della pressione sanguigna, semplicemente attraverso un meccanismo di tipo osmotico; in particolare, la liquirizia favorisce l'eliminazione di potassio e l'incremento della pressione arteriosa, motivo per cui nei soggetti ipertesi la somministrazione di liquirizia attraverso i prodotti erboristici va comunque e sempre misurata. La liquirizia contiene anche flavonoidi che possono avere proprietà coleretiche e colagoghe, riferite alla funzionalità epatica e in primo luogo alla cistifellea; in particolare, fanno riferimento alla capacità di secrezione biliare in termini di quantità di bile, e alla capacità di secrezione biliare in termini di contrattilità della muscolatura che avvolge l'intera colecisti. Alla liquirizia sono ascritte anche proprietà blandamente lassative, legate ad un'azione irritante delle saponine sulla tonaca intestinale.»

  • Finocchio: «Aerofagia: si lascino dieci grammi di frutti in mezzo litro d’acqua bollente per dieci minuti; si filtri e si beva una tazza di detto infuso prima dei pasti principali. Allattamento: i lascino venti grammi di frutti in mezzo litro d’acqua bollente per dieci minuti; è questa la dose per un giorno, da utilizzare lontano dai posti. Colite: si prepara in questo caso un decotto facendo bollire dieci grammi di radici in mezzo litro d’acqua per un quarto d’ora; si spegne poi il fuoco e si lascia riposare il composto per cinque minuti; do­podiché si filtra e si bevono quattro tazze al giorno di tale preparato. Diarrea: si prepara l’infuso lasciando quindici grammi di frutti in mezzo litro d’acqua bollente per quindici minuti; filtrare e bere quat­tro tazze al giorno di tale preparato. Meteorismo: si lascino quindici grammi di frutti in mezzo litro d’acqua per dieci minuti; si filtri e si beva una tazza dopo i pasti di questo preparato. Obesità: si lascino dieci grammi di radici in mezzo litro d’acqua bol­lente per dieci minuti; si filtri e si bevano tre tazze al giorno di tale infuso. Occhi: si lascino dieci grammi di semi in mezzo litro d’acqua bol­lente per dieci minuti; si filtri e si lavino gli occhi due volte al giorno con tale infuso. Sudorazione: si lascino dieci grammi di semi in mezzo litro d’acqua bollente per dieci minuti; si filtri e si bevano due tazze al giorno di tale infuso. Cefalea mal di testa: Valeriana/Finocchio/Melissa/Camomilla/Menta piperita: si prepari la miscela mescolando venti grammi di valeriana con venti di camomil­la, dieci di melissa, dieci di finocchio, dieci di piperita; si lascino ven­ti grammi di tale miscela in mezzo litro d’acqua bollente per dieci minuti; si filtri e si bevano due-tre tazze di tale infuso una dietro l’al­tra, al momento dell’attacco, suddivise nell’arco della giornata, come preventivo. » Per la salute: « Il finocchio è una pianta perenne che può raggiungere i due metri di altezza, dotata di profonde radici, steli cavi ed un ombrello di foglie aghiformi e piumate. In estate la pianta è caratterizzata da fiori gialli che si raggruppano in ombrelle su cui si sviluppano i frutti e i piccoli semi ovali di color marrone. Tutta la pianta emana un caratteristico odore. Della pianta si usano tutte le parti (frutti, semi, foglie e radici) per scopi curativi e/o culinari. I frutti contengono il 10% di un olio grasso, zucchero ed amidi. Nelle radici si trovano invece un olio etereo, l’amido e zucchero. L’olio essenziale (estratto dai semi schiacciati) è ricco di propanoidi, flavonoidi, composti aromatici (anetolo, estragolo, carvolo), monoterpeni (fenone, pinene, canfene, limonene, fellandrene, dipentene) fenicolina, acido anisico ed aldeidi. Numerose sono le proprietà che gli vengono attribuite e alcune di queste hanno trovato conferma in questi anni da un punto di vista scientifico. Evidenze indicano che Il decotto delle radici esercita un potente effetto diuretico, mentre l’infuso di semi aiuta a calmare gli spasmi del tratto digestivo poiché si libera anetolo, una molecola che, oltre a conferire il caratteristico odore, aiuta la digestione. Per la tosse cronica, per combattere la formazione di catarro, per i risciacqui della bocca e per le malattie che interessano le gengive viene invece utilizzato il succo estratto dalla pianta fresca o dal frutto. Inoltre, Il finocchio è considerato un rimedio naturale come detossificante e tonico per fegato, reni e milza e contro il reflusso gastrico, evento dovuto ad una deficienza muscolare nel basso esofago che compromette la barriera tra esofago e stomaco permettendo agli acidi di risalire. Inoltre, migliora i sintomi della dispepsia e riduce la presenza di gas nel tratto gastrointestinale che causano meteorismo, eruttazioni e flatulenze e nei casi più gravi coliche intestinali. Nelle donne in allattamento viene usato per aumentare la lattazione (funzione galattogena), come già noto ai tempi di Ippocrate che lo consigliava alle madri per aumentare la quantità del latte, mentre nelle donne in generale esercita un effetto benefico nei casi di dolori associati al ciclo mestruale, contribuendo ad alleviare i sintomi poiché è in grado di rilassare la muscolatura liscia del tratto addominale. Nei bambini in particolare, l’ olio di semi di finocchio riduce gli spasmi intestinali e sia nei bambini che negli adulti, viene usato, per uso esterno, come unguento da applicare sul petto in caso di congestione bronchiale.»

  • Malva: «I fiori e in particolare le foglie della malva sono ricche di mucillagini, che conferiscono alla pianta proprietà emollienti e antinfiammatorie per tutti i tessuti molli del corpo. Questi principi attivi agiscono rivestendo le mucose con uno strato vischioso che le proteggono da agenti irritanti. Per questo motivo, l’uso della malva è indicato contro la tosse, nelle forme catarrali delle prime vie aeree; per idratare e sfiammare l'intestino, e per regolarne le funzioni, grazie alla sua dolce azione lassativa, dovuta alla capacità delle mucillaggini di formare una sorta di gel, che agisce meccanicamente sulle feci e quindi agevolandone l’eliminazione. Il trattamento della stitichezza con la malva risulta non irritante e non violento, per cui è indicato in gravidanza, per bambini e per gli anziani. Inoltre contribuisce a guarire vaginiti, faringiti e tutte le irritazioni del cavo orale, come ascessi, gengiviti e stomatiti. » Per la salute: «Erba indicata contro gli stati infiammatori delle mucose, della bocca, della gola, gengive fragili, nevralgie dentali, pelli arrossate, pruriti. Utilizzata da sempre come blando lassativo, è un buon regolatore intestinale, importante per l'azione protettiva che esercita a livello della mucosa intestinale infiammata. In medicina per uso interno è utile in caso di bronchiti, tosse, infezioni della gola, catarro, asma, gastrite. Per uso esterno, trova applicazione come collutorio, nei casi di ascessi dentari e gengive sanguinanti. In caso di mal di denti si possono fare sciacqui con un infuso di fiori e foglie, oppure si possono applicare le foglie direttamente sulla parte dolorante, avendo l'avvertenza di schiacciarle leggermente. Indicata come impacco ed infuso per mucose irritate congiuntiviti, ulcerazioni, ascessi, emorroidi, stomatiti, infiammazioni vaginali e per detergere la pelle colpita da eritemi solari o comunque irritata. » Interazioni: «L'uso prolungato di mucillagini riduce l'assorbimento di farmaci contemporaneamente assunti oralmente.»

PROPRIETÀ

  • Attività purgante si ascrive alla sinergia dell' attivazione della peristalsi, che promuove il movimento delle feci nell'intestino.
  • Diuretiche: può aumentare la perdita di potassio da diuretici.
  • Lassative: può aumentare la perdita di potassio da uso cronico di lassativi.
  • INDICAZIONI

    Facilitano la cicatrizzazione delle ferite, lenisce e toglie infiammazione e bruciore, promuove il movimento delle feci nell'intestino.

    AVVERTENZE

    Secondo la Pharmacopea internazionale e popolare le erbe utilizzate per la sopra indicata tisana non presentano contro indicazioni. Ogni abuso riguardo il dosaggio della tisana può essere in sé una contro indicazione. Tenere lontano dai bambini. Non assumere in caso di gravidanza o allergia conclamata alle erbe del composto. Conservare in luogo asciutto e fresco, possibilmente chiudendo ermeticamente il sacchetto della confezione originale. In alternativa in vaso di vetro preferibilmente in luogo buio.


    Riferimenti Bibliografici